IL SOLE INVITTO
Trasparente
la tua anima
esile cristallo puro
in cui sorge e rifulge
il sole invitto degli eroi
Cristo Signore Gesù
che era che è che viene
coi suoi angeli guerrieri
a instaurare l'Imperium
RUS'
Non c'è croce
senza resurrezione
Non c'e vittoria
senza battaglia
Non c'è Imperium
senza sacrificio
Non c'è Russia
senza Darya Dugina
DASHA VINCE
Violenti
tra le rocce
di montagne impervie
nel silenzio ammutolito
della natura e del cosmo
cozzano gli echi
dell'urlo primordiale
dell'ultimo urlo
che annuncia il Ragnarok
la morte degli Dei
del Postmoderno
la Parusia del Logos
Christus invictus
che riedifica l'Imperium
Accanto a Lui
Dasha lì vive
Dasha lì combatte
Dasha lì vince
DARYA È LUCE DELLA NUOVA EUROPA
La fede ortodossa
di Darya Dugina
la sua radicale fede russa
cristiana di Vecchia Credente
ha saputo trasformare
con ardore paracliteo
fortemente Trinitario
l'uscita dalla caverna di
Platone
e lo slancio verso l'Uno di
Plotino
in quell'ottimismo escatologico
proprio del Soggetto Radicale
che nella decadenza
dell'Occidente
e nella finale distruzione
postmoderna
ha saputo far innamorare
molti tradizionalisti europei
a un rinnovato amore verso
l'Imperium
ridando speranza in quella
lotta finale
contro le oscure schiere di
Lucifero
al fianco dell'arcangelo
Michele
e dei suoi angeli con quello
stoicismo
aristocratico e indoeuropeo
che Julius Evola già così descrisse:
“Agire senza guardare ai frutti,
senza che sia determinante la prospettiva del successo e dell’insuccesso, della vittoria e
della sconfitta, del guadagno o delle perdite, e nemmeno di quella del piacere
e del dolore, dell’approvazione
e della disapprovazione altrui”.
Darya è la luce della Nuova Europa!
URRÀ!
Dal centro del cosmo
la tua voce cristallina
di angelo lucente
il tuo urlo guerriero:
"Urrà! Vittoria!"
La tua mente adamantina
penetra la natura delle cose
il non detto dei filosofi
antichi
l'inizio della nuova filosofia
Non sei stata e non sei ora
uno sterile ripetitore
accademico
né
un'interprete prolissa
elucubrante dei pensieri altrui
ma un profondissimo abisso
che coglie le essenze
dell'essere
i misteriosi percorsi del Logos
e li trasforma nella sapienza
della Luce increata del Dio
vivente
Sei luce dell'Ortodossia
gigante della Chiesa russa
fiore purissimo dei Vecchi
Credenti
umile Donna forte dalla mente
agile
intelligente e dal cuore
sorridente
dall'anima immensa come
l'Eurasia
Darya Platonova Dugina
incarnazione della Sacra
Tradizione
custode guerriera del fuoco
Divino
leone e angelo nella lotta
contro il male
Soggetto Radicale escatologico
che annuncia la divina Parusia
il ritorno nella gloria del
Cristo vittorioso
Dasha patrimonio dell'ultima
umanità
MYSTIS
Vago
lupo solitario
tra le tempeste
del Golgota
un teschio
ai piedi della Croce
Dasha custode
del mistico sentire
hic manebimus optime
CONFESSIO
Il Donbass dentro me
con le sue devastazioni
da quando sono nato
con la sua guerra d'eroi
e di droni infami
figlio di un dio minore
il figlio del fabbro
dalle barricate all'impero
e del barone Julius
sul picco degli arya
fino al sole di Cristo
e al nuovo Imperium
della Terza Roma
Guardami Dasha
dal regno della Luce
IL DONO
Piena di colori
la tua vita
che ora è nella Vita
profumo di filosofia
fragranza di fede ortodossa
vecchia credente Dasha
donaci questa Vita
Amen
IL SORRISO DI DASHA
Deserto dentro me
grandi pietre e tormenta
silenzio assoluto
violato da schiocchi
di veloci camosci
dall'acuto stridere
dell'aquila che slancia
imperiosa verso il Cielo
la mia anima arsa
dalla sete di Dio
impassibile e dura
come terribile menhir
e che trova tregua solo
nell'estatico sorriso di Dasha
e nel suo orare senza fine
il triplice Sanctus
nel respiro infinito della
Theotokos
Regina dei guerrieri della Luce
Madre dell'Apocalisse
Vate della finale Parusia
PENSIERI RADICALI
Nel crogiolo di Dasha
Gregorio Palamas
divora Proclo
e Serafino di Sarov
fonde Plotino
nero rosso bianco
perché l'Imperium
scardina le porte
e infrange le mura
arcane della Polis
per riaprire il contado
e far regnare le foreste
le selvagge foreste
e le sue rocce eterne
nella corrente Trinitaria
mentre Golovin
folle sciamano
danza nell'estasi
e anima il cromlech
di desiderio multipolare
TORNA L'IMPERIUM
Quando Tu
Dasha mi donerai
le chiavi della Vittoria
non darmele nel fuoco
del tempio di Vesta
sui sacri colli dell'Urbe
eterna
e nemmeno nel mistero
profondo delle Cattedrali
ma donamele nelle foreste
nei rocciosi altipiani
sulle cime innevate
laddove Dio respira
ai piedi della spada nella
roccia
davanti al Sacro Graal
nel cromlech dove Merlino
contempla la volta celeste
e dove ancora idea
la Tavola rotonda
pugna di forti guerrieri arii
senza macchia né paura
che scalpitano su albi
destrieri
in attesa della Parusia
perché così dalla Natura
e dalla Grazia torna
l'Imperium...
Dasha vive!
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