lunedì 11 novembre 2024

L'Alleanza di Abramo: realtà o finzione?

 



© Foto: Pubblico dominio

di Lorenzo Maria Pacini

27 luglio 2024

L'Alleanza Abramica finirà probabilmente per essere un'alleanza vuota e superficiale, composta principalmente da Stati Uniti e Israele, simile all'Operazione Prosperity Guardian, ampiamente considerata un fiasco.

Mercoledì 24 luglio 2024, il presidente israeliano Bibi Netanyahu ha pronunciato al Congresso degli Stati Uniti d'America un discorso che passerà alla storia.

Il discorso del clown più pericoloso del mondo

In assenza della leadership politica, coinvolta in una crisi sociale senza precedenti, fatta di scandali di pedofilia, di vecchi malati di Alzheimer che premono pulsanti a caso nelle sale di comando e di pagliacci sotto l'effetto di psicofarmaci che attaccano le banche, il "padrone di casa" mediorientale ha colto l'occasione per recarsi a Washington e chiarire alcuni aspetti programmatici del futuro dell'Occidente collettivo.

Ecco alcuni punti salienti del suo folle discorso, con cui ha capovolto la realtà in modo orwelliano, diffuso fake news, manipolato i suoi ascoltatori e legittimato un genocidio che continua mentre il resto del mondo pensa a prendersi una vacanza, mentre sui social media scrive "Tutti gli occhi su Rafah" per lavarsi la coscienza:

– “La guerra a Gaza ha uno dei rapporti più bassi tra combattenti e non combattenti nella storia della guerriglia urbana”;

– “Non un solo civile palestinese innocente è stato ucciso dalle IDF a Rafah”;

– “L’Iran è dietro tutto il terrorismo, tutti i disordini, tutto il caos e tutte le uccisioni senza fine. E questo non dovrebbe sorprendere”;

– “Per l’Iran, Israele è al primo posto, l’America è al secondo. Quando Israele combatte Hamas, stiamo combattendo l’Iran. Quando combattiamo Hezbollah, stiamo combattendo l’Iran. Quando combattiamo gli Houthi, stiamo combattendo l’Iran. E quando combattiamo l’Iran, stiamo combattendo il terrorismo radicale”;

– “Non stiamo solo proteggendo Israele, stiamo proteggendo gli Stati Uniti. I nostri nemici sono i vostri nemici. La nostra lotta è la vostra lotta. La nostra vittoria è la vostra vittoria”;

– Netanyahu ha poi proposto un’Alleanza di Abramo, composta da Israele, Stati Uniti e paesi arabi dipendenti dai due suddetti.

– Ha ricevuto un totale di 58 standing ovation nel suo discorso di 60 minuti (nemmeno un concerto di Taylor Swift!).

Quindi, ricapitolando:

– Il genocidio dei palestinesi non esiste;

– Se c’è un genocidio positivo, ed è quello israeliano;

– La Palestina si chiama Israele e se la pensi diversamente sei un idiota;

– Israele è una vittima, purtroppo si è ritrovato nella casa di un popolo che era lì da migliaia di anni e che reclama indietro la propria terra;

– L’unico palestinese buono è un palestinese morto;

– L’Iran (l’unico paese al mondo ad aver combattuto contro l’imperialismo del Grande Satana (Israele+USA+UK+Arabia Saudita) è interamente responsabile per essere sciita (e anche per aver sradicato il terrorismo islamico wahabita e salafita in Medio Oriente e frenato l’espansionismo imperialista);

– Se la pensi diversamente, forse meriti anche tu una pallottola.

L'Alleanza Abrahamitica

Nel delirio generale delle sue parole, Netanyahu ha avanzato la proposta strategica di un'alleanza, militare, politica ed economica, chiamata "Alleanza abrahamitica".

Se gli USA avessero provato a formare questa alleanza 10 anni fa, potremmo dire che l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein, la Giordania e l'Egitto probabilmente si sarebbero uniti. Con la guerra siriana in corso, i timori sul programma nucleare e il sentimento anti-iraniano al punto di ebollizione, le nazioni arabe hanno ritenuto di avere qualcosa da dimostrare.

Tuttavia, nel Medio Oriente dell'anno 2024, con l'Iran come forza emergente che ha imposto equazioni di potere duro ai suoi vicini, e dopo l'accordo di pace tra Iran e Arabia Saudita, penso che tale alleanza non sia fattibile. Nella migliore delle ipotesi, il Regno di Giordania e il Bahrein si unirebbero a tale alleanza.

L'Arabia Saudita è apertamente interessata a legami più stretti con l'Iran, gli Emirati Arabi Uniti seguono per lo più la politica saudita e dipendono fortemente dalle importazioni iraniane, mentre l'Egitto ha una storia di rifiuto delle alleanze e ha problemi più grandi dell'Iran. Nessuno di questi paesi sarà entusiasta della prospettiva di un'alleanza anti-Iran in un momento in cui l'Iran sta rapidamente emergendo come una potenza geopolitica preminente in Medio Oriente.

La Giordania, a causa della sua dipendenza dalla NATO e dagli USA, è quella con maggiori probabilità di essere a favore. È stata l'unica nazione araba ad aprire il suo spazio aereo all'aeronautica militare israeliana quando l'Iran ha lanciato i suoi attacchi missilistici contro Israele ad aprile di quest'anno.

Anche il Bahrein, che ospita la flotta statunitense del Golfo Persico, potrebbe essere interessato ad aderire, ma ha anche apertamente espresso il suo interesse a ristabilire i legami diplomatici con la Repubblica islamica dell'Iran.

In breve: la "Abrahmic Alliance" finirà probabilmente per essere un guscio vuoto di ciò che un tempo avrebbe potuto essere. Sarà un'alleanza vuota e superficiale, composta principalmente da USA e Israele, simile all'Operazione Prosperity Guardian, che è ampiamente considerata un flop.

Poi, in tutto questo, resta un ultimo punto fondamentale da considerare: mentre Netanyahu e i suoi seguaci blaterano di trasformare il conflitto israelo-palestinese in una guerra globale su base religiosa (in perfetto stile escatologico neocon), forse dimenticano che il resto del mondo – "il resto", come dicevano gli americani – sta voltando pagina e non starà a guardare. Russia e Cina hanno già concluso la posa dei pilastri di un mondo multipolare… in cui la guerra non verrà più combattuta come prima.

Fonte:

https://strategic-culture.su/news/2024/07/27/the-abrahamic-alliance-reality-or-work-of-fiction/

Traduzione di René-Henri Manusardi



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